Cosa significa amare il prossimo?
“Vicinanza, ascolto, condivisione e cura dell’altro” (papa Francesco) “Caro Don, sono a letto ammalata e sono sola..” cominciava così stamattina un messaggio ricevuto da una cara persona lontana e sola. Mi sono chiesto quante persone sono sole soprattutto in questo periodo durante il quale tanti di noi si scambiano saluti ed auguri, immagini di feste passate insieme con lo scambio di tanti regali che hanno fatto sentire la gioia di essere circondati da persone che ci amano e che noi amiamo. Il messaggio ricevuto però in queste ultime ore mi ha fatto pensare a quanto scriveva Papa Francesco quando raccomandava “di tendere la mano – senza toccare” per indicare anche a noi il dovere della carità in questo tempo di pandemia. Diventa spontaneo quindi pensare ai senza dimora e a tutte le persone emarginate povere o anziane in difficoltà che incontriamo e conosciamo da anni. Purtroppo anche se talvolta le nostre mani cerchino di protendersi, resta sempre una distanza che non vorremmo. Viviamo un tempo nel quale il nostro sguardo incrocia sempre più persone in difficoltà; famiglie dove c’è chi è precario, o ha perso il lavoro perché la fabbrica ha chiuso i battenti o per tanti altri motivi. Ci ricorda ancora Papa Francesco che siamo “tutti sulla stessa barca”. Questa crisi economica determinata dal Covid-19 sta mostrando quanto siamo dipendenti gli uni dagli altri, da un capo all’altro del mondo. E ci sta pure mostrando che i poveri sono sempre quelli che pagano di più e che pagano per tutti. Ci domandiamo quindi “Quali mani operose si stanno distendendo dalle nostre comunità parrocchiali”? La gran parte delle persone che si dedicano agli altri sono in età avanzata anche se tante mani non hanno mai cessato di stendersi e distendersi per tentare la prossimità e per donare generi ed aiuti. Nelle nostre parrocchie si stanno istituendo gruppi di persone soprattutto nei gruppi Caritas o persone singole che tendono e si distendono per tentare la prossimità e per donare aiuti e generi. La Caritas diocesana stessa ha dato alle nostre comunità la possibilità di sostenere famiglie in difficoltà attraverso generi alimentari o sostegno economico per aiutare a pagare bollette in scadenza. Tutti possiamo offrire le nostra vicinanza a persone che da un po’ di tempo non si vedono più per paura di uscire o per altri motivi personali. Ci sono molte occasioni per vincere la lontananza fisica con i mezzi di comunicazione a portata di tutti. Chiediamo ancora a chi è in difficoltà o è solo, di vincere la paura, di far sentire la loro voce alle persone che sono proposte a dare un aiuto concreto a chi ne ha di bisogno. Lo fanno tanti stranieri e non devono vergognarsi i nostri parrocchiani. I bisognosi sono la verifica vivente della nostra fede. La fede senza le opere, ci ricorda la sacra Scrittura, è una bella teoria. Oggi possiamo affermare che la fede senza mani che si tendono e che si protendono e si aprono, non è credibile. Qualcuno può pensare che la Chiesa o le parrocchie che si spendono per i poveri, facciano una cosa inutile. Rispondiamo dicendo che il Cristo continua ad essere segno di contraddizione.
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CARITAS PARROCCHIALE In queste settimane di emergenza Coronavirus, nonostante le difficoltà del presente momento e nel pieno rispetto delle indicazioni di legge, la Carità non si è fermata. Anzi: le tante necessità di questi tempi – e le tante necessità che si manifesteranno nei prossimi mesi – rendono ancora più decisivo l'impegno di tanti e l'apertura del cuore di tutti. La nostre parrocchie propongono una raccolta di viveri e di prodotti per l’igiene personale da portare in Chiesa negli appositi contenitori. Si raccolgono solamente alcuni PRODOTTI : OLIO, LATTE,TONNO, (SCATOLAME VARIO) RISO, PASTA, ZUCCHERO, CAFFE’, BISCOTTI. - e prodotti per l’ IGIENE PERSONALE, SAPONE, BAGNOSCHIUMA ,SHAMPOO, DENTRIFICIO, SPAZZOLINI... ETC NON PORTATE VESTIARIO Grazie
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Un grazie di cuore a tutti i volontari che in questo tempo di pandemia, con il loro prezioso servizio di accoglienza e di igienizzazione rendono possibile la celebrazione dell’eucaristia domenicale e le celebrazioni esequiali. La comunità di Rozzampia e del Santo vi è infinitamente grata. don Massimo |
CONFESSIONI: Don Massimo:ogni sabato dalle ore 17:00 alle ore 17:45 in Canonica Santo Don Renzo: sarà a disposizione dell e confessioni: ogni Venerdì e Sabato dalle ore 17:00 alle 19:00 presso Canonica Rozzampia
CENTRO DI ASCOLTO Tel. 324 909 41 58 Ogni venerdì e sabato dalle 17.30 alle 19.00 presso la canonica di Rozzampia Don Renzo si mette a disposizione di tutte le persone che desiderano incontrarlo sia per le confessioni e sia anche per un dialogo o per una eventuale richiesta di aiuto.
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Nuovo messale romano Prossimamente arriveranno le prime copie del nuovo Messale Romano in lingua italiana, voluto dai Vescovi (CEI). La Conferenza Episcopale Triveneta, in data 15 settembre, ha ritenuto opportuno indicare la prima domenica di Avvento, 29 novembre 2020, quale data comune per iniziare ufficialmente l’utilizzo del nuovo Messale in tutte le chiese del Triveneto. Ci saranno alcuni cambiamenti dei quali dovremo tener conto: 1 . Nella preghiera del Padre nostro, la frase “Non c’indurre in tentazione” cambia in “non abbandonarci alla tentazione” 2 . Sempre nella preghiera del Padre Nostro è previsto l’inserimento di un “anche” (come anche noi li rimettiamo) 3. Il Gloria contiene la nuova formula: “pace in terra agli uomini amati dal Signore”. 4. Nella preghiera eucaristica II, la rugiada dello Spirito Santo sostituisce “l’effusione dello Spirito “ |